
I murales di Santarcangelo di Romagna sorprendono sparsi negli angoli remoti della cittadina romagnola, dove brilla per talento, innovazione e profondità il lavoro dello street artist Ericailcane. Al confine tra le province di Forlì e Cesena sorge incastonata attorno al suo borgo medievale Santarcangelo di Romagna. Come una porta verso il Mare Adriatico che è stata troppo spesso oscurata dalle vicine e più pubblicizzate località della riviera. Il luogo è una sorpresa che si sviluppa attorno al Monte Giove (90 metri s.l.m.), ultima roccaforte dell’Appenino tosco-emiliano prima del Mar Adriatico. La Via Emilia invece è la linea che unisce mondi differenti, sulla quale e grazie -probabilmente- alla quale Santarcangelo nasce e si sviluppa. Oggi conta oltre ventimila abitanti, un fermento giovanile e turistico ma allo stesso tempo quella calma che avvolge le ridenti cittadine di provincia.
Immergersi nelle stradine acciottolate che si avvolgono su se stesse è stato semplice. Dentro, le casette decorate, talvolta addirittura addobbate, risplendono una dopo l’altra, come tanti quadri di un’esposizione d’architettura medievale. In mezzo, nascoste al limite del timore, le poesie della tradizione cittadina capitanata dall’indimenticato Tonino Guerra. Qui fa bella mostra di se uno dei lavori di Ericailcane, tra i massimi esponenti del muralismo italiano che avevamo già incontrato nel viaggio tra la street art di Ferrara.
O sto seduto su una sedia
vicino al camino
e si fa notte presto
con la luce che cade dietro le montagne
e io vado a letto con la voglia di sognareTonino Guerra – Si fa notte presto

Murales a Santarcangelo di Romagna: il lavoro di Ericailcane
Indubbiamente il fatto di girovagare senza una meta lungo i vicoli della città vecchia amplifica la sorpresa nel trovarsi di fronte ad un’opera di street art di questa portata. Perchè “Ricerca di Utopia (con mappa)” non arriva dentro lo sguardo; letteralmente esplode nell’imponenza delle dimensioni, nella ricercatezza dei colori e nell’impatto visivo e di pensiero del tema. Di fronte il vecchio acquedotto del castello funge come cassa di risonanza all’arte che questa opera rappresenta. Gli animali mantengono la loro forma ma vengono umanizzati nel concetto e soprattutto nello sguardo. Il coniglio cinge la mappa che conduce ad Utopia e tutti gli altri (topi, scoiattoli, lucertole, gatti) seguono con cieca fiducia la ricerca del leader.
Eppure si appoggiano l’un l’altro come un unico blocco che, visto da lontano, assume il contorno di una figura unitaria che insegue senza remore l’obiettivo comune. In mezzo si mescolano, senza pertugi di luce, le razze. Il fine unitario della ricerca di Utopia (non a caso il provare a trovare l’introvabile) trascende la paura del singolo che emerge nello sguardo bambinesco del gatto. Questo vince la sua reticenza affidandosi al blocco che segue con non scontata fiducia. C’è chi sembra essere restato indietro, ma il movimento dell’opera di Ericailcane è costante. Grazie alle forme che si riconcorrono e agli ammennicoli reali della superficie che entrano prepotentemente all’interno dell’opera grazie alla finestra. “Ricerca di Utopia (con mappa)” è un piccolo capolavoro di tecnica della street art che si allunga notevolmente in altri campi: il concetto abbandona la parete ed entra prepotente negli ambiti che animano la riflessione sociale, filosofica e politica.

Ericailcane, un nuovo modo di concepire lo spazio pubblico
Ericailcane, all’anagrafe Leonardo, nasce a Belluno nel 1980. Caratterizza il suo lavoro partendo dalle pareti di Bologna per poi raggiungere quelle più disparate dell’Italia intera e del Mondo. Tra i murales di Santarcangelo di Romagna oltre all’opera sopra citata anche un’altra realizzata sulla parete di una casa privata ai piedi dell’altura su cui sorge il castello. Stile inconfondibile e tematiche molteplici rendono il lavoro di Ericailcane facilmente riconoscibile ed individuabile. Questo lo rende uno dei principali interpreti della street art italiana degli ultimi anni.

Emerge nel suo lavoro una nuova concezione dell’utilizzo dello spazio pubblico. Le opere non perdono mai l’impatto caratterizzante della street art ma si arricchiscono di nuovi e vecchi concetti che servono ad accrescere il valore sociale delle stesse. Ericailcane porta la street art ad un livello superiore: non più soltanto impatto e rottura ma anche -e soprattutto- profondità e riflessione. Una nuova visione assoluta che può contribuire notevolmente al percorso di crescita del muralismo del nostro paese all’interno del complesso ventaglio dell’Arte intesa nella sua veste più classica.
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