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Familie Flöz - Maschere e attori - Credit Photo: @TeatroPuccini Ufficio Stampa
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Familie Flöz – Maschere e attori – Credit Photo: @TeatroPuccini Ufficio Stampa

 

Marzo è stato il mese del ritorno della Familie Flöz a Firenze, con lo spettacolo Hokuspokus andato in scena al Teatro Puccini nei giorni sabato 2 e domenica 3 marzo. Due date che hanno fatto segnare due prevedibili sold out, a testimonianza dell’apprezzamento che la compagnia berlinese gode in Italia. Uno spettacolo che ha sancito il rinnovamento dello stile del gruppo teatrale che al consueto trepidare delle maschere sulla scena ha alternato anche la presenza degli attori svelati al pubblico. Una felice intuizione per la direzione del Teatro Puccini di Firenze che, grazie ad una programmazione di prim’ordine, rilancia il suo ruolo all’interno del panorama culturale e artistico del capoluogo toscano.

Quello dell’utilizzo della maschera come strumento di scena è stato da sempre il tratto caratterizzante della Familie Flöz. Fin dagli esordi nel lontano 1994, quando ancora la compagnia era soltanto un gruppo di studenti della Folkwang Universität di Essen che sperimentava le tecniche del mimo appena apprese nei corsi accademici. Per arrivare al nome Familie Flöz si deve attendere il 2001 quando arriva il premio del Cavalcade Edinburgh Fringe Festival per lo spettacolo Ristorante Immortale. La “Familie” diventa “Flöz”. Ricoperta da quelle striature tipiche delle pietre minerarie e come queste trova ispirazione dalle profondità (dell’animo umano) per creare il proprio spettacolo.

Familie Flöz, con Hokuspokus incanta Firenze

All’interno dello stesso spettacolo si muovono due anime differenti. E ciascun nucleo si sbriciola come fosse un’immagine riflessa all’interno della galleria degli specchi di un luna park. Hokuspokus gioca sul significato stesso della parola: Hoc est enim corpus meum”, letteralmente “questo è il mio corpo”. Ma non solo, perchè oltre a quello che si vede c’è anche quello che questo vuol indicare, rappresentare. L’inizio del tutto che si srotola all’interno della scoperta prima e del vissuto quotidiano poi. Ecco che la storia di ognuno è in realtà una storia d’amore di se stessi col cosmo. Familie Flöz emoziona mostrando a ciascuno la propria storia.

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Familie Flöz – Maschere e attori – Credit Photo: @GianniBettucci, per gentile concessione Teatro Puccini Ufficio Stampa

 

Le maschere danzano e riempiono uno spazio che è caratterizzato dai confini del palco. E’ uno spazio finto che grazie alla magia del Teatro si trasforma in quello che ad ognuno serve poter vedere. La novità però in questo caso è anche genialità. Sul palco la finzione della cartapesta che copre i visi si alterna ai volti degli attori che mostrano se stessi. La realtà si catapulta nella finzione, confonde, arricchisce, umanizza. Lo spettacolo è di per se lo specchio di ognuno, gli attori svelati sono lo trasposizione sulla scena del pubblico. La finzione non ha confini e la realtà irrompe nell’immaginario. Due anime della stessa musica che mescolano i connotati e diventano melodia.

Hoc est enim corpus meum”, questo è il mio corpo.

Hokuspokus – Familie Flöz

Familie Flöz con Hokuspokus svela le maschere del proprio Teatro. La platea del Puccini di Firenze si confonde e si commuove, perché sa quello che ha visto ma torna a casa sapendo di poterne cogliere ancora di più.

Familie Flöz al Teatro Puccini di Firenze, ecco il trailer di Hokuspokus

Familie Flöz, trailer dello spettacolo Hokuspokus – dal canale ufficiale Youtube

 

Un’opera di Fabian Baumgarten, Anna Kistel, Sarai O’Gara, Benjamin Reber, Hajo Schüler, Mats Süthoff e Michael Vogel. Con Fabian Baumgarten, Anna Kistel, Sarai O’Gara, Benjamin Reber, Mats Süthoff und Michael Vogel

  • regia, maschere Hajo Schüler
  • costumi Mascha Schubert
  • set design Felix Nolze (rotes pferd)
  • musica Vasko Damjanov, Sarai O’Gara, Benjamin Reber
  • illustrazioni Cosimo Miorelli
  • assistente, creazione maschere Lei-Lei Bavoil
  • assistente di regia Katrin Kats
  • assistente costumi Marion Czyzykowski
  • luci, video Reinhard Hubert
  • sound Design Vasko Damjanov
  • direttore di produzione Peter Brix
  • amministrazione William Winter
  • direttore compagnia Gianni Bettucci

Una produzione Familie Flöz, in co-produzione Theaterhaus Stuttgart e Theater Duisburg e sostenuta da Hauptstadtkulturfonds.

Familie Flöz: tutta la produzione teatrale

Dagli inizi ad Essen in Germania fino ai teatri più importanti d’Europa e del Mondo. Una carriera ormai trentennale per la compagnia tedesca. Una lunga serie di spettacoli che ha reso Familie Flöz una delle più importanti, stimate e seguite compagnie teatrali contemporanee.

  • 1995 – Flöz & Söhne
  • 1996 – Familie Flöz kommt über Tage
  • 1998 – Ristorante Immortale
  • 2001 – TWO% – happy hour
  • 2001 – TWO% – homo oeconomicus
  • 2003 – Navigazioni
  • 2004 – Teatro Delusio
  • 2006 – Infinita
  • 2008 – Hotel Paradiso
  • 2010 – Garage D’Or
  • 2012 – Garage D’Or (Neuinszenierung)
  • 2014 – Haydi!
  • 2019 – Dr. Nest
  • 2022 – Feste
  • 2022 – Hokuspokus

ANDREA TERRENI

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Andrea Terreni

Mi chiamo Andrea Terreni e vivo a Firenze da quando ho scelto di frequentare qui l'Università. Mi sono laureato in Pedagogia senza apparente sforzo, impegnato in quegli anni di grande fermento a vivere le persone, incorniciare gli avvenimenti e scarabocchiare le tovagliette delle osterie. La Pedagogia è stata il punto di partenza di molte altre passioni come la filosofia, la storia e l'arte. La scrittura invece è sempre stata un'opportunità quasi sofferta, un'occasione di fuga. Ho discusso una tesi di laurea sul "bisogno e la pratica terapeutica dello scrivere" e su come questo possa influenzare il vissuto di ognuno. La scrittura è stata da sempre per me una compagna silenziosa, paziente, a tratti invisibile. Eppure tremendamente fondamentale. Il resto è storia recente e di pochi giorni. Un piccolissimo romanzo (Diario di un Addio) per mettere fine a tante storie del passato. Una silloge poetica (Paroxetina) per affrontare in modo terapeutico un periodo del presente. E poi tanti progetti, tanta scrittura e tanto futuro. Scrivo, ho scritto e scriverò di calcio e calci per SuperNews, di ciclismo e storie della bicicletta per Fuoricorsa e delle bellezze della mia Firenze per FUL. Ho diretto il blog "La Locomotiva" come fosse un Bar in cui si è parlato di Poesia, Prosa, Prosatori e Poeti. Mi chiamo Andrea Terreni ed è difficile che possa raccontare cosa sono. Ho un Ristorante e sono un giornalista. Parlo con la gente e spesso non la capisco. Adoro accontentare e non mi accontento mai. Ho un passato che pesa, un presente che brilla e un futuro che non so proprio cosa possa diventare.