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Gabriele Basilico racconta le città; con i suoi scatti illustra le trasformazioni del paesaggio contemporaneo, la forma, i cambiamenti e l’identità degli agglomerati urbani.

Roma 1988 Impulsi Creativi https://www.impulsicreativi.it/
Roma, 1988 ©Gabriele Basilico – Archivio Gabriele Basilico

 

Per questo straordinario artista. la fotografia ha anche un ruolo documentario e ha a che fare con la bellezza e con l’esigenza visiva di un’interpretazione formale del mondo.

Gabriele Basilico racconta le città – le metamorfosi dello spazio urbano

L’architetto Basilico nasce a Milano nel 1944; dopo la laurea si avvicina alla fotografia, quasi per caso. Inizialmente segue manifestazioni ed eventi politico-sociali, ma presto scopre il suo interesse per il paesaggio urbano, la città e la sua evoluzione.

Scattare lo appassiona sempre di più e la fotografia diventa un’attività quasi totalizzante. Con i suoi lavori vuole testimoniare il cambiamento dello spazio urbano e delle periferie e, alla fine degli anni settanta, assume il ruolo di precursore di questo filone della disciplina.

Roma 2000 Impulsi Creativi https://www.impulsicreativi.it/
Roma, 2000 ©Gabriele Basilico – Archivio Gabriele Basilico

 

I suoi primi progetti sono incentrati sulla sua città natale, Milano, e sulle sue periferie industriali. Con la notorietà, i suoi scatti arrivano a raccontare metropoli di tutti i continenti. Al giorno d’oggi non c’è città al mondo che non venga fotografata, ma allora era una novità. 

Basilico racconta la situazione reale dei centri urbani, cerca sempre un punto di vista differente, mai scontato e mai ripetitivo, perché ritiene che il ruolo del reporter sia quello di lavorare sul visibile. Anche se a volte ci sono peculiarità che non si notano a un primo sguardo, l’obiettivo del fotografo è proprio quello di rilevarle.

I suoi scatti sono estremamente grafici, si concentra su forme, facciate e volumi degli edifici; in genere non sono presenti persone, perché potrebbero distrarre dal soggetto principale della fotografia.

Come Basilico stesso racconta, in un’intervista rilasciata al giornalista Mario Calabrese, appena arrivato in un luogo cerca un punto di vista particolare:

L’azione fondamentale è lo sguardo: devo trovare la misura giusta tra me, l’occhio e lo spazio. La foto è la memoria tecnica fissata di questo sguardo. Ma c’è bisogno di tempo, devi sapere prima cosa guardare, la foto d’eccellenza è contemplativa.

1991 Beirut Impulsi Creativi https://www.impulsicreativi.it/
1991, Beirut ©Gabriele Basilico – Archivio Gabriele Basilico

 

Tra i suoi lavori più celebri vi sono quelli su Beirut, dove si è recato nel 1991 per raccontare la devastazione della guerra e nel 2003, 2008 e 2011 per documentare la ricostruzione. Soprattutto il primo viene considerato uno dei grandi lavori della fotografia contemporanea, riconosciuto a livello internazionale con il Premio Sella d’Oro, il primo di una serie di riconoscimenti importanti.

Gabriele Basilico  racconta le città – il suo legame con Roma

Gabriele Basilico ha un legame particolare con la Capitale, città amata e frequentata spesso, grazie anche ai venti incarichi professionali ricevuti dal 1985 al 2011. Nei suoi lavori presenta Roma come una città moderna, che sa includere simultaneamente le architetture imponenti, lucide e riflettenti della modernità razionalista, insieme ai templi, agli archi e ai palazzi della storia più antica.

Tra i tanti lavori realizzati a Roma, vi è uno dei pochi progetti a colori sul corso del Tevere, rivelato con scatti bucolici a tinte tenui che ricordano pitture antiche. Proprio su quest’ultimo reportage, Basilico sottolinea che

Fare delle fotografie panoramiche ci riporta con immediatezza al vedutismo pittorico dei secoli passati. Questo è molto interessante perché penso che la fotografia  documentaria, e il suo linguaggio minuziosamente descrittivo, siano ancora oggi perfettamente idonei, insieme ad altri modi di rappresentazione, per raccontare il nostro paesaggio, la nostra realtà fisica, se colti con la giusta misura e sul giusto equilibrio

2007, Roma Impulsi Creativi https://www.impulsicreativi.it/
2007, Roma ©Gabriele Basilico – Archivio Gabriele Basilico

 

Peculiare è il suo stile nel “raccontare” l’urbe. Per Basilico fotografare una città non significa scovare le migliori inquadrature e isolarle dal contesto per mostrare  esclusivamente la loro dimensione bucolica. Egli, infatti, vuole mostrare la realtà, non vuole trasformarla, per questo i suoi scatti  mettono sullo stesso piano l’architettura “colta” e quella “ordinaria”, mostrando la mescolanza tra antico e moderno, tra eccellenza e mediocrità, sfaccettature che dialogano e alimentano l’unicità monumentale della bellezza di questa città. 

Dall’insieme di scatti e di progetti svolti nella Capitale emerge una Roma composita, proposta da punti di vista inaspettati. Per citarlo:

Non posso fare a meno di vedere la città come un grande corpo che respira, un corpo in crescita, in trasformazione, e mi interessa coglierne i segni, osservarne la forma, come il medico che indaga le modificazioni del corpo umano per studiarne la natura. Cerco incessantemente nuovi punti di vista, come se la città fosse un labirinto e lo sguardo vi cercasse un punto preciso di penetrazione.

L’archivio Basilico 

Conservare, valorizzare e divulgare gli scatti di Gabriele Basilico è l’obiettivo dell’archivio dedicato al fotografo. In questo luogo sono conservati i negativi, le diapositive, le stampe e i provini da lui realizzati fra il 1970 e il 2013.

Roma, 1989 Impulsi Creativi https://www.impulsicreativi.it/
Roma, 1989 ©Gabriele Basilico – Archivio Gabriele Basilico

 

Nel corso della sua carriera, Basilico ha catalogato le sue fotografie inizialmente seguendo una numerazione cronologica e passando poi a una numerazione dedicata a ogni singolo progetto.

L’archivio si occupa, quindi, della tutela di questo patrimonio artistico e per diffonderlo organizza mostre e coordina la pubblicazione di libri a lui dedicati. In quest’ottica, si è conclusa da poco l’esposizione “Gabriele Basilico. Roma” nelle sale di Palazzo Altemps, nella Capitale, mentre resterà aperta fino al 6 settembre l’esposizione “Shanghai” alla Galleria Michela Rizzo https://galleriamichelarizzo.net/ di Venezia.

SOFIA MORETTI

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Sofia Moretti

Articolista free-lance