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Murales Uffici Piano Terra - Credit Photo: @andreaterreni
Murales Uffici piano terra Ex Eridania Ferrara Impulsi Creativi https://www.impulsicreativi.it/
Murales Uffici Piano Terra – Credit Photo: @andreaterreni

Sono andato alla scoperta dell’Ex Distilleria Eridania di Ferrara, luogo ormai abbandonato da anni, dopo che la crisi economica ha spostato verso la Francia tutte le attività economiche del colosso dello zucchero. Oggi di dolce in questo panorama a tratti spettrale è rimasto veramente ben poco. Eppure come spesso capita all’interno di uno scrigno dai lineamenti non convenzionali e indurito dallo scorrere del tempo, si nasconde un tesoro che ne impreziosisce il valore.

Un El Dorado della street art ferrarese e non solo si nasconde all’interno delle sale scarnificate dal tempo ma restate immobili nella loro imponenza. Anche la natura gioca a celare o mostrare ciò che vuole in base alla danza che la sua forma ha preso in equilibrio col cemento. Un complesso architettonico di un’imponenza unica grazie ai suoi 114.237 metri quadrati di estensione.

Un labirintico percorso, che si apre una volta varcato il cancello d’ingresso oppure imboccata qualche apertura di fortuna, che si trova percorrendo la ferrovia in disuso che costeggia la recinzione. Lo hanno chiamato Narnia come il luogo immaginario in cui Lewis ha ambientato i suoi romanzi fantasy. Ma a me piace pensare questo immenso luogo come un nuovo El Dorado, un posto in cui lo spazio non è perso, ma solo momentaneamente nascosto. Poco a poco uomo e natura se lo stanno riprendendo a modo loro.

Per i giovani quel che sembra un disastro è un El Dorado: tutto deve essere reimpostato dalle fondamenta. Dobbiamo reinventare i valori della prossima civiltà.

Philippe Starck – architetto e designer

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Tag Corridorio Esterno Ex Eridania Ferrara – Credit Photo: @andreaterreni

Ex distilleria Eridania Ferrara: una tela in cemento

L’Ex Distilleria Eridania di Ferrara è uno degli esempi di architettura industriale italiana per eccellenza. Iniziato a costruire negli anni trenta subì un stop nell’avanzamento dei lavori a causa della Seconda Guerra Mondiale. Una pausa forzata figlia della triste vicenda della guerra, che non ha impedito alla struttura di trovare il suo compimento a metà degli anni cinquanta. Al suo interno si narra che venisse creato il miglior alcool d’Italia destinato poi ad usi alimentari, farmaceutici e di cosmesi.

L’area era divisa in tre parti distinte:

  • a ovest gli edifici in cui venivano stoccati e conservati i prodotti finiti;
  • a est la torre piezometrica con cui si garantiva l’acqua a tutto lo stabile, gli edifici in linea degli uffici e quelli delle caldaie;
  • a nord l’imponente torre circolare di 7 piani, nucleo pulsante di tutta la struttura. Richiama perfettamente tutti i tratti dell’architettura Razionalista italiana in cui si privilegia il funzionalismo del ruolo che lo stabile deve avere.
Ex Eridania Ferrara, veduta esterna Impulsi Creativi https://www.impulsicreativi.it/
Veduta Esterna – Credit Photo: @andreaterreni

 

Un percorso che si apre in diverse destinazioni possibili, calpestando resti di vetrate cadute e ammennicoli riversi sui vialetti ricoperti dalla vegetazione spontanea. Addentrandosi nelle sale ancora illuminate da un sole di ottobre che scalda l’aria e il cuore si possono trovare veri e propri tesori della street art: tag, graffiti, murales e scritte di vario genere rompono il ritmo di cemento, ferro e arbusti per donare alla struttura l’irrinunciabile segno del passaggio dell’uomo.

Qui nel corso degli anni molti artisti italiani e internazionali hanno usato le pareti del’Ex Distilleria Eridania di Ferrara come una vera e propria tela a cielo aperto. Tra i tanti si possono ricordare: Brome, Alessio Bolognesi, Void, Dielis e Pupo Bibbito. Li inserisco di diritto nel panorama cittadino ferrarese della street art.

Forse la street map di cui abbiamo già parlato altrove merita un aggiornamento.

Murales Sala Cisterne Ex Eridania Ferrara Impulsi Creativi https://www.impulsicreativi.it/
Murales Sala Caldaie – Credit Photo: @andreaterreni

L’arte e la natura come cura dell’abbandono

Lo spazio immenso genera un senso di vuoto che si rompe grazie al fruscio delle foglie investite dal vento. Lo scricchiolio dei passi avvertono una coppia di fagiani che prende il volo generando un sussulto in chi scrive. I colori arrivano agli occhi penetrando tra le foglie.

Le opere sui muri interni sono un premio per l’ardimentoso cammino che serve a raggiungerle. La natura ricompone i suoi pensieri occupando di se stessa il vuoto generato dall’abbandono. L’arte la segue con l’aiuto dell’uomo.

La natura Ex Eridania Ferrara Impulsi Creativi https://www.impulsicreativi.it/
La natura riprende i suoi spazi – Credit Photo: @andreaterreni

 

Non oso pensare che cosa potrebbe essere questo immenso museo dell’abbandono se un giorno diventasse la vetrina per giovani artisti, intraprendenti architetti e lungimiranti restauratori. L’arte qui è spesso forma concreta dei sentimenti di chi la produce. Non segue regole, come la natura che si riprende i suoi spazi.

L’arte riempie scale e sfida la forza di gravità delle pareti appese al ferro. Non disturba mai. Non rende soli. Il cammino è animato dalla sensazione che attorno le pareti si colorino da sole al nostro passaggio.

Solo l’ombra
conosce
i segreti
delle case sbarrate,
solo
il vento respinto
o sul tetto la luna che fiorisce.

Pablo Neruda

L’ombra e il sole e la notte e il riflesso delle stelle penetrano in questo mausoleo. L’avanzare mio verso l’uscita asciuga un sentimento, che nell’osservare quanto queste pareti mi hanno raccontato, è già restato dietro alle mie spalle. Appeso a qualche muro scalcinato. Essenzialmente diventato arte.

Andrea Terreni

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Andrea Terreni

Mi chiamo Andrea Terreni e vivo a Firenze da quando ho scelto di frequentare qui l'Università. Mi sono laureato in Pedagogia senza apparente sforzo, impegnato in quegli anni di grande fermento a vivere le persone, incorniciare gli avvenimenti e scarabocchiare le tovagliette delle osterie. La Pedagogia è stata il punto di partenza di molte altre passioni come la filosofia, la storia e l'arte. La scrittura invece è sempre stata un'opportunità quasi sofferta, un'occasione di fuga. Ho discusso una tesi di laurea sul "bisogno e la pratica terapeutica dello scrivere" e su come questo possa influenzare il vissuto di ognuno. La scrittura è stata da sempre per me una compagna silenziosa, paziente, a tratti invisibile. Eppure tremendamente fondamentale. Il resto è storia recente e di pochi giorni. Un piccolissimo romanzo (Diario di un Addio) per mettere fine a tante storie del passato. Una silloge poetica (Paroxetina) per affrontare in modo terapeutico un periodo del presente. E poi tanti progetti, tanta scrittura e tanto futuro. Scrivo, ho scritto e scriverò di calcio e calci per SuperNews, di ciclismo e storie della bicicletta per Fuoricorsa e delle bellezze della mia Firenze per FUL. Ho diretto il blog "La Locomotiva" come fosse un Bar in cui si è parlato di Poesia, Prosa, Prosatori e Poeti. Mi chiamo Andrea Terreni ed è difficile che possa raccontare cosa sono. Ho un Ristorante e scrivo. Parlo con la gente e spesso non la capisco. Adoro accontentare e non mi accontento mai. Ho un passato che pesa, un presente che brilla e un futuro che non so proprio cosa possa diventare.